Un racconto a metà
Nato a Cremona da una famiglia di insegnanti il piccolo Gioele ha trascorso l’infanzia sotto l’egida della fantasia che lo ha condotto a studiare nel Liceo Artistico della sua città grazie al suggerimento del pittore Cornelio Bertazzoli [1936 – 2015].
Ed il violoncello? Preso in mano di tanto in tanto, pur frequentando la Scuola di Musica cittadina e origliando lo studio, ogni volta fosse possibile di quello che oggi è un illustre collega.
La maturità fu l’anno più bello: la comprensione degli eventi andò di pari passo con il riordinarsi delle idee e il nascere del desiderio di andare in un’altra città per gli studi umanistici: Parma.
Ed il violoncello? “ma si vieni anche tu” e grazie ad un compianto maestro, il Nostro fu ammesso alla Scuola di Violoncello benché oltre la scadenza fissata; tuttavia lo strumento avrebbe dovuto essere solo un colto diletto, perché intanto come pittore G. era stato scelto come esordiente in una ben consolidata unione di maturi artisti cremonesi con i quali spesso espose. A metà del secondo anno però i corsi universitari pur proseguendo iniziarono lentamente a rallentare in favore del Conservatorio che in quegli anni era un pullulare di idee e grandi docenti, non ultimo il Contini, e fu necessario così scegliere gli esami con cura perché il tempo era poco per stare solo con i libri in mano.
Anni concitati, anni disordinati, anni spensierati avvolti in un turbinio di frequentazioni e concerti, corsi, seminari finché l’università fu lasciata ma non gli insegnamenti acquisiti: il piano di studi immaginario era comunque stato completato: organologia, storia, letteratura, archeologia, drammaturgia, ed altre ancora erano state seguite e ben studiate grazie ad un amore per la lettura e la scrittura che mai lo aveva abbandonato.
Intanto lo studio e la sensibilità fecero si che accanto allo strumento moderno (a cui resta perennemente legato) s’affiancasse quello antico sotto l’egida dell’oggi amico Claudio ed entrando così a pieno titolo nel mondo della musica antica.
A che belli gli estati ad Urbino! Musica, trattati, amicizie e l’anno successivo al diploma tantissime lezioni con un maestro belga che gli cambiò la vita così come l’audizione di Mondovì. Un primo traguardo e una grande speranza nel futuro.
Lo studio lasciò il passo al lavoro, ed il lavoro costrinse a maggior applicazione perché la nostra generazione, a metà tra chi già è realizzato e chi ancora non lo è, obbliga a grande intraprendenza e determinazione, poco spazio per divagare e grande lucidità.
Ed eccolo dunque a cercare audizioni, organizzare concerti e rassegne, promuovere la riscoperta del repertorio inedito, sostenere la liuteria contemporanea, scrivere saggi e articoli sul mondo della musica, poiché da allora G. non hai mai smesso di studiare e soprattutto ringraziare chi in un modo o nell’altro lo ha portato fino qui...
Gioele Gusberti, cremonese, dopo il diploma con Enrico Contini presso il Conservatorio "A. Boito" di Parma ha studiato violoncello barocco & classico con Claudio Frigerio prima quindi ha concluso la laurea specialistica con Gaetano Nasillo presso il Conservatorio “G. Cantelli” di Novara e ha quindi frequentato i corsi di perfezionamento con Alain Gervreau, Mauro Valli, Alessandro Palmeri e con Stefano Vegetti. La sua intensa attività si articola principalmente in ambito cameristico collaborando con vari Ensemble fra i quali “Academia Montis Regalis”, “Milano Classica”, “Cenacolo Musicale”, “Stagione Armonica”, Concerto de' Cavalieri, Auser Musici, Modo Antiquo ed Ensemble “Il Continuo” (del quale dal 2008 ne è anche direttore artistico).
Ha collaborato in veste di primo violoncello con vari direttori tra i quali T. Koopman, D. Gutknecht, A. De Marchi, E. Höbarth, L. Ghielmi, S. Balestracci, G. Capuano, F. M. Sardelli. Numerosi i Concerti, molti dei quali in veste solistica, in sedi e Festival di prestigio, oltre che tournée in Europa e Giappone; all'attività concertistica si affiancano premiate incisioni discografiche pubblicate per Discantica, Bongiovanni, Tactus, Velut Luna, Hyperion, Amadeus, Brilliant, Urania Records, Sony.
Tra i dischi a solo ha registrato per Tawa International, in prima esecuzione le dodici sonate del “Trattenimento Musicale” di D. Galli (disponibili su youtube); per L. C. Centaurus ha inciso “Eight Duetts for Two Violoncellos” di Giovanni Battista Cirri, XII Sonate per Violoncello e Basso Continuo di Giovanni Battista Somis e le Sonate di Silvio Domenico Passionei (tutte le incisioni sono world premiere recording).
L'interesse per il recupero della prassi esecutiva storica su strumenti originali, lo ha portato a pubblicare booklet per incisioni discografiche oltre che risultare coordinatore di pubblicazioni musicologiche e trascrizioni di musica inedita per vari ensemble nazionali ed europei.
Per Musedita ha curato la prima edizione moderna del Trattenimento Musicale sopra il Violoncello [1691] di Domenico Galli e delle Arie da Suonare col Violoncello e Spinetta ò Violone di Giulio Taglietti [1711] mentre per Diastema (che nel settembre 2014 lo ha inserito nel proprio comitato scientifico) ha curato la pubblicazione degli atti del convegno “Emanuele Muzio allievo prediletto di Verdi” e “Anegelo Frondoni il Verdi di Busseto” nonché la trascrizione dell'opera omnia di Bruno Pasut; sta curando l'edizione critica del trattato "Il violoncello. Il violoncellista ed i violoncellisti" di Luigi Forino e per il 2020 sarà edita una raccolta di tre componimenti per violoncello e orchestra (d'archi).Per Armelin-Padova ha editato (marzo 2016) un volume dal titolo “11 trascrizioni per Ensemble di Violoncelli a 3 & 4 parti” (con la presentazione di Giovanni Gnocchi) che ha ricevuto positive recensioni da parte della critica specializzata. Ha tenuto diversi seminari come relatore e collabora dal 2008 con la rivista specialistica Archi Magazine di Roma per la quale ha curato saggi, articoli, interviste e recensioni.
Per la sua attività di ricerca e promozione artistica ha ricevuto dal Comitato per l'European Enterprise Day [2015 e 2016] il riconoscimento per i Valori dell'Imprenditoria Artistica.
Da divresi anni svolge attività didattica sia per il violoncello che per la musica da camera presso diverse istituzioni musicali pubbliche e private ed è ideatore, insieme a Marcella Ghigi ed Alfredo Trebbi del Corso "Arcus Sapientes" volto ad una nuova metodologia dello studio dello strumento ad arco. All'interno di questo format oltre a corsi di violoncello e contrabbasso, affianca laboratori di consapevolezza corporea, presenza scenica, concetti base di liuteria, seminari storico-didattici.
Suona violoncelli del del M.° liutaio Christian Guidetti, Locarno ed un violoncello piccolo della collezione "Mario Maggi" di Cremona.